Documenti

In questa sezione del sito pubblichiamo i DOCUMENTI proposti dai partecipanti all’OI INTERCARNEITALIA e i documenti relativi agli eventuali accordi interprofessionali e delibere “Erga Omnes”.

Il primo documento che pubblichiamo è una presentazione sintetica del “Piano CarniBovine Nazionale” proposto dagli allevatori dell’AOP Italia Zootecnica

LE ORGANIZZAZIONI INTERPROFESSIONALI D’EUROPA FANNO SQUADRA PER DIFENDERE LA ZOOTECNIA BOVINA DA CARNE IN EUROPA

La lettera congiunta sottoscritta da OI INTERCARNEITALIA inviata a: Mr. Frans Timmermans, Executive Vice-President for the European Green Deal – Mr. Valdis Dombrovskis, Executive Vice-President for an Economy that works for people – Mr Janusz Wojciechowski, Commissioner for Agriculture – M. Virginijus Sinkevičius, Commissioner for Environment, Oceans and Fisheries.

NOTA: (testo tradotto)

L’agricoltura, l’ambiente e il commercio sono al centro delle sfide che l’Europa dovrà affrontare nel 2021.

Conclusione dei negoziati per la futura Politica Agricola Comune, attuazione delle azioni derivanti dalle strategie “Biodiversità” e “Farm to Fork”, il potenziale voto del Consiglio sull’accordo tra Unione Europea e Mercosur …: tutte queste decisioni , che saranno assunto dalle istituzioni europee nei prossimi mesi, avranno un impatto diretto sulla vita quotidiana di milioni di professionisti delle filiere europee di allevamento del bestiame, carne bovina e ovina, che rappresentiamo.

Per questo seguiamo con grande interesse tutti gli annunci politici fatti dalla Commissione Europea su questi temi, nonché i lavori della Commissione Europea. Seguiamo anche tutte queste questioni con molta preoccupazione e domande, poiché questi annunci sembrano molto incoerenti e contraddittori, rispetto al lavoro svolto, a seconda dei testi o delle strategie che vengono proposti.

Nell’ambito dei negoziati sulla futura PAC, la Commissione si è impegnata – e giustamente – a garantire lo sviluppo di un modello di allevamento sostenibile che garantisca la produzione di carni di qualità, la cura dei paesaggi, il rilancio delle zone rurali, requisiti di benessere degli animali e basso uso di antibiotici. Attraverso lo sviluppo di 66 milioni di ettari di pascoli in Europa (ovvero circa 1/3 della superficie agricola utilizzata), l’allevamento del bestiame fornisce servizi ambientali ampiamente riconosciuti, ad esempio in termini di conservazione della biodiversità e assorbimento di carbonio. Queste produzioni sono essenziali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

D’altra parte, un approccio molto più pregiudizievole al settore è incoraggiato nelle strategie della Commissione europea che perseguono gli obiettivi del Green Deal europeo. Nella strategia “Farm to Fork”, l’industria zootecnica viene presentata, senza alcuna sfumatura, come responsabile dei danni ambientali e sanitari dei cittadini. Il passo verso una drastica riduzione – o addirittura l’eliminazione – di tutto il sostegno comunitario alle campagne di promozione collettiva della carne e dei prodotti lattiero-caseari europei con l’obiettivo di incoraggiare i cittadini a ridurre drasticamente il loro consumo di proteine ​​animali, ne è un chiaro esempio. Per anni, questi supporti hanno contribuito a informare i consumatori sui vantaggi e le caratteristiche dell’Europa come modello di produzione di carne. Escludere l’intero settore dell’allevamento dalle sovvenzioni delle campagne di promozione dell’UE è una soluzione sproporzionata e inadeguata. I fondi europei di promozione dovrebbero essere tenuti a disposizione per l’allevamento del bestiame e modelli di agricoltura che rispettano la sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) applicando disciplinari di produzione riconosciuti dalla Commissione Europea.

Inoltre, allo stesso tempo, la Commissione Europea sta portando avanti senza dubbio la sua politica commerciale che ha come conseguenza meccanismo l’aumento delle importazioni europee di carne americana!

Dopo aver pubblicamente accolto con favore la conclusione di un accordo commerciale modernizzato con il Messico nel mezzo del blocco relativo al Covid-19, la Commissione ha ora in programma di presentare le sue proposte per la chiusura dell’accordo Mercosur agli Stati membri nel 2021. Tra l’altro, questo accordo consentirà a ulteriori 99.000 tonnellate di carne di manzo e vitello di raggiungere il mercato interno, principalmente dal Brasile, a tariffe favorevoli.

Questa è carne del Sud America, dove gli standard ambientali e sanitari sono molto lontani dagli standard europei! Si tratta di carne di allevamenti responsabili della deforestazione, dove il bestiame è sistematicamente trattato con antibiotici e dove il sistema di tracciabilità è inaffidabile, …: alla fine del 2020, un rapporto redatto da esperti nominati dal governo francese ha confermato tutte le preoccupazioni già sollevate da una relazione di audit condotta dal Parlamento europeo in Brasile due anni prima.

Vedi il link: (https://www.gouvernement.fr/partage/11746-rapport-de-la-commission-d-evaluation-du-projet-d-accord-ue-mercosur).

Il 25 gennaio 2021, nel contesto della discussione sulla strategia “Farm to Fork”, sia i deputati al Parlamento europeo che gli Stati membri, si sono incontrati nel quadro del Consiglio informale dell’agricoltura e hanno sottolineato la necessità di coerenza tra queste diverse politiche: dobbiamo garantire una concorrenza leale richiedendo che i prodotti alimentari importati rispettino standard di produzione elevati, in particolare in termini di protezione ambientale e sostenibilità, in linea con quelli imposti ai produttori europei.

Queste contraddizioni minano la credibilità dell’azione europea e contribuiscono a minare la fiducia degli imprenditori che rappresentiamo nella vostra istituzione. Pertanto, oggi ci appelliamo a voi e vi chiediamo di incoraggiare una rinnovata coerenza nelle politiche perseguite dalla Commissione europea.

La PAC, il Green Deal europeo, le politiche commerciali e di promozione devono, insieme, consentire di rispondere alle principali sfide prioritarie del nostro tempo e contribuire a conciliare la sovranità alimentare dell’UE e la sostenibilità.

In qualità di rappresentanti degli imprenditori dell’allevamento, della produzione e della distribuzione di carne bovina e ovina in Europa, questa è la strada che ci siamo posti per continuare a progredire e migliorare le nostre pratiche. L’industria zootecnica europea deve essere riconosciuta come partner in tutte le azioni europee volte al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo. Questo è il motivo per cui chiediamo il vostro supporto mentre lavoriamo per ottenere una produzione sostenibile.